Da Alice a Rachel - di Stefano Bessoni
#DA ALICE A RACHEL
Il lato oscuro della Fiaba
illustrazioni originali e puppet di Stefano Bessoni
Mostra realizzata in occasione della 4° edizione di Fantastika, la biennale d'arte del fantastico.
A cura di Agnese Tonelli
Con la collaborazione di Ivan Cavini e Roberto Arduini
Dal 22 settembre al 4 novembre - Rocca di Dozza
PRESENTAZIONE
Quando con il comitato organizzativo si è discusso di quale artista invitare ad esporre nelle sale del Museo della Rocca, ho subito pensato a Stefano Bessoni, illustratore, regista cinematografico e animatore stop-motion, dal taglio horror e grottesco.
Oltre alla indiscussa eccellenza tecnica, Bessoni studia accuratamente e minuziosamente ogni dettaglio dei suoi personaggi, quasi come in un’autopsia, per fare emergere ciò che si nasconde dalla superficie e questo consente a chi osserva i suoi lavori, di essere immediatamente catapultato in un mondo altro. Quasi un sottobosco segreto, fatto di strani esseri, teschi, insetti e cupe atmosfere.
Fantastika è anche questo. Mostrare mondi possibili. Mondi che nel quotidiano ci sfuggono poiché non c’è il tempo per soffermarsi a guardare sotto le cose che ci passano veloci davanti agli occhi, non c’è tempo di sognare, ne di avere incubi. Bessoni smonta e rimonta la tradizione secondo una visione filtrata da un immaginario cupo, in cui i protagonisti sono piccoli scheletri che nella loro fragilità non ci spaventano affatto, anzi ci attirano in questo universo in cui ogni piccola cosa assume valore. L’artista attraversa la tradizione , manipolandola a suo piacimento, pur mantenendo un evidente rispetto verso di essa. Ed è proprio attraversando le tre sale in cui sono esposte 3 fiabe tradizionali (Alice, Pinocchio e Oz), che il visitatore è portato a salire le scale, un ulteriore sforzo per arrivare alla quarta sala, in cui si trovano i lavori inerenti a quella che è una creatura propria dell’autore, Rachel, a sottolineare l’importanza che la tradizione ha per riuscire a raggiungere qualcosa di proprio e di contemporaneo. Qualcosa che in un futuro non troppo lontano potrebbe diventare parte della nostra tradizione.
I colori di Bessoni, per quanto cupi, illuminano così un cammino possibile, un sentiero che invita a non avere paura del buio ma a conoscerlo. Per poterlo capire e per lasciarsi rapire dalle meraviglie che nasconde.
Agnese Tonelli
Fondazione Dozza Città d’Arte
BIOGRAFIA DI STEFANO BESSONI
info:
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0542678240
www.fondazionedozza.it